“Ma il bello viene quando le storie
sono messe una accanto all’altra”
M.C.Bateson
“Imperativo estetico: se vuoi
percepire comincia ad agire”
Heinz Von Foerster
Se si guarda agli individui e alle loro interazioni con un po’ di profondità e tenendo presente la Psiche; se ci si rifiuta cioè di fermarsi al comportamento e se si riconosce l’esistenza di tutta una sfera interna, di un mondo interiore nel quale gli eventi e il mondo vengono sentiti, elaborati e giudicati; non si può non riflettere sul fatto che gran parte della “realtà” che stiamo sperimentando è creata non solo dagli stimoli esterni che colpiscono i nostri sensi ma anche, e forse soprattutto, da ciò che noi in qualche modo proiettiamo su di essi.
Come ebbe a dire G.Bateson: “Io credo, e lo dico sul serio, all’esistenza di un legame tra la mia ‘esperienza’ e ciò che accade ‘all’esterno’ e che influisce sui miei organi di senso, ma non tratto questo legame come se fosse ovvio, bensì come una cosa misteriosa, che richiede molto studio. Quando dirigo gli occhi verso quello che penso sia un albero, ricevo un’immagine di qualcosa di verde. Ma questa immagine non è ‘all’esterno’. Crederlo è già una forma di superstizione perché l’immagine è una creazione mia, prodotto di molte circostanze, compresi i miei preconcetti.”.