“Credo che l’azione, se deve essere pianificata,
vada sempre pianificata su una base estetica”
G.Bateson
“… vediamo tremare e confondersi i limiti fra noi e la natura e veniamo a conoscere l’atmosfera in cui non sappiamo se le immagini sulla retina provengono da impressioni esteriori o da quelle interne. Mai come in questo semplice esercizio facciamo la semplice e facile scoperta di quanto siamo creatori, di quanto la nostra anima sia sempre partecipe della continua creazione del mondo.”. Così H.Hesse in uno dei suoi primi romanzi, Demian, fa commentare al protagonista l’esperienza che, soffermandosi con un amico a guardare il fuoco che brucia in un caminetto, ha appena vissuto.
Così avviene quando lasciamo che la nostra attenzione fluttui liberamente e togliamo un po’ di quella censura della coscienza che continuamente tenta di descrivere il mondo “per quello che è”.